La realtà virtuale si espande e ingloba sempre più vita vera: cambierà la nostra esistenza oppure sarà un bluff tecnologico? Cosa pensano gli esperti.
Il Metaverso è quella realtà in cui molti sono già entrati, e di cui tanti altri hanno invece solo sentito parlare, senza riuscire a identificarne un’idea viva di quel che succede laggiù. Un mondo a parte, che esiste, ma solo nel digitale, eppure porta via bitcoin, e clienti altospendenti ci costruiscono hotel e palazzi. Facendo un tuffo nel passato, tornando al 1969, la storia ricorda un po’ quella di Arpanet. Una prima rete di computer che diede vita a ciò che oggi definiamo Internet.
Tim Berners-Lee creò una vera e propria rete, un collegamento che avrebbe generato connessioni in grado di costruire contenuti; una realtà, appunto, distante dal reale, eppure estremamente vicina. Far digerire alle persone Internet, le sue funzionalità, e poi in seguito l’arrivo del web, non fu facile. Perché per l’uomo di quel tempo capire che in una realtà impalpabile si potessero costruire connessioni reali tra individui, era oltre le proprie facoltà.
Ad oggi, facendo un test random, più o meno tutti conoscono il funzionamento di internet e lo danno per scontato. Ecco, il Metaverso si può intendere come un’evoluzione di internet. Una piattaforma infinita, nella quale le persone danno vita a nuove realtà, possono essere se stesse, oppure far finta di essere qualcun altro, conducendo una seconda vita.
L’impianto su cui si regge il Metaverso è l’uso del visore VR – l’ultimo per esempio è stato proposto da Apple – per ritrovarsi immersi in una gigantesca città virtuale in cui si può decidere cosa fare. Si possono seguire riunioni con i colleghi d’ufficio, oppure si può prenotare una vacanza, fare shopping, visitare musei, andare a concerti. Ma anche invitare amici nella propria dimora digitale. Insomma, si può fare tutto, davvero, ma in una realtà parallela a cui si può accedere solo con un visore.
Insomma, il Metaverso potrebbe diventare la più grande conquista del decennio del mondo tech. Oppure no, svanire in poco tempo, dopo il boom iniziale, come successe in passato per tante altre tecnologie. Quello che gli esperti credono sia molto probabile è che nel metaverso ci finiremo tutti senza accorgercene, che poi è ciò che sta accadendo già da tempo e che continuerà in futuro. In fondo Apple, così come altri colossi, non stanno facendo altro che proporre visori sempre più intuitivi e connessi al proprio smartphone.
In un certo senso, quindi, li faranno entrare di soppiatto nelle nostre vite, dandoci il tempo di metabolizzarli come un accessorio essenziale e desiderabile per il nostro quotidiano. Anche attraverso i videogiochi i visori diventano sempre più importanti per le interazioni con gli altri giocatori, in questo senso, secondo gli esperti, il Metaverso avrà diverse vie d’accesso alla nostra realtà. E, come un imbuto, prima o poi, ci finiremo tutti dentro, senza accezioni negative o positive.
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