Fate attività sportiva? Attenzione all’abbigliamento: quello che indossate a volte potrebbe essere pericoloso per la salute!
La comunicazione costante e pressante nella nostra società odierna ci ha fatto capire che l’attività sportiva è essenziale per tutti. Sappiamo molto bene ormai che praticare attività fisica costantemente porta benefici a qualunque età, ci fa vivere più a lungo in maniera più sana e fa bene anche al nostro cervello! Quindi non abbiamo scuse: muoversi è un imperativo da rispettare se vogliamo stare bene. In effetti dai bambini agli ultra ottantenni non c’è più nessuno che non faccia una qualche attività motoria.
Per fare attività sportiva, a qualsiasi livello, fosse anche una semplice camminata, c’è bisogno di un abbigliamento adatto, deve essere comodo, traspirante e leggero. Nel corso degli anni la produzione di abbigliamento sportivo è cambiato notevolmente e la varietà di prodotti è notevole. Inoltre sono diversi anche i tessuti, molto più tecnologici, studiati appositamente per determinati sport. Se guardiamo un’immagine di un runner degli anni 70 e una odierna, la differenza è enorme! Ma questi nuovi tessuti iper tecnologici di cosa sono fatti esattamente? Possono creare danni alla salute?
Come abbiamo detto l’abbigliamento sportivo ha subito una grande innovazione nel corso degli anni, alla ricerca di materiali confortevoli per ogni tipologia di disciplina sportiva. Ma, molto spesso, questi tessuti tecnologici contengono delle sostanze che non giovano alla nostra salute e che potrebbero generare conseguenze spiacevoli. I materiali più comuni usati per produrre abbigliamento sportivo sono: nylon, poliestere e spandex, tessuti leggeri molto resistenti e traspiranti. Insomma perfetti per l’attività fisica.
Ma alcuni di questi possono contenere sostanze nocive per l’organismo. Un report di Greenpeace avrebbe rivelato che sono presenti, in alcuni capi, perfluorocarburi PFC e perfluorottano sulfonato PFOS. Queste sostanze chimiche possono danneggiare il sistema immunitario, la fertilità e la tiroide e sono anche contaminanti per l’ambiente. Se non vogliamo avere problemi è bene quindi che al momento dell’acquisto del capo, osserviamo attentamente le etichette. Se vediamo nella composizione del tessuto le sigle PFC o PFOS sarebbe meglio evitare di comprarlo.
L’alternativa a questi tessuti esiste, potremmo usare prodotti costituiti di fibre naturali come il cotone organico o la canapa. Ma esistono anche tessuti come il poliestere riciclato che non contengono solitamente queste sostanze chimiche. Fortunatamente ora alcuni marchi stanno producendo capi di abbigliamento sportivo con materiali naturali e riciclati per essere anche più sostenibili.
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