Se avete un giardino, ma è proprio messo male, niente panico: ecco come renderlo perfetto e fare invidia ai vicini.
Sono tanti gli italiani che possiedono una casa con giardino ma, nonostante questo, non sono molto bravi a prendersene cura. Durante l’autunno e l’inverno, poi, è quasi impossibile occuparsi del proprio spazio verde. Ne consegue che, con l’arrivo della primavera, il giardino sia davvero in brutte condizioni.
Tutti coloro che hanno uno spazio verde davvero messo male non dovrebbero però allarmarsi: ecco una guida completa per rigenerare il prato in primavera, adattandosi alle diverse condizioni in cui si può trovare. La salute del prato è fondamentale per il suo valore estetico e funzionale, e questa guida offre consigli pratici per riportarlo in vita dopo l’inverno.
La prima cosa che dobbiamo verificare è in quali condizioni si trova in nostro prato. Sono quattro le categorie a cui possiamo fare riferimento. La prima è un prato sostanzialmente sano: in questo caso il giardino richiede solo poche operazioni come la rimozione del feltro, la concimazione e l’introduzione di sostanza organica. Abbiamo poi il prato leggermente ingiallito che necessita di una concimazione fogliare, arieggiatura, concimazione di rinforzo e biostimolazione.
C’è poi il prato con zone diradate che richiede risemina, arieggiatura, concimazione di copertura e irrigazione costante. Infine c’è il prato ingiallito con zone diradate: in questo caso si prevede un trattamento combinato di concimazione fogliare, risemina, arieggiatura e biostimolazione.
Se abbiamo un prato sostanzialmente sano allora dobbiamo procedere con la rimozione del feltro e con una concimazione seguita da una biostimolazione. Nel caso di prato leggermente ingiallito dobbiamo usare una concimazione fogliare, poi passare alla rimozione del feltro e procedere con una concimazione di rinforzo.
Nel caso di prato con zone diradate, invece, bisogna procedere con la risemina e utilizzare lo stesso miscuglio di sementi originario o un prodotto specifico per la rigenerazione. Poi bisogna preparare il terreno e procedere alla semina e alla rullatura ed infine passare alla concimazione di copertura e all’irrigazione.
Se, infine, abbiamo un prato ingiallito con zone diradate dobbiamo prima procedere alla concimazione fogliare, poi tagliare l’erba e rimuovere il feltro. Potremo poi concimare il terreno e passare alla risemina. Solo a questo punto si può passare alla concimazione di copertura, all’irrigazione, alla biostimolazione e alla concimazione finale.
Dopo aver eseguito i lavori di rigenerazione, è importante mantenere il prato sano e forte con una corretta concimazione e protezione dalle malattie fungine. In questo modo avrete un prato sanissimo da fare invidia ai vicini!
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