Il ristorante è un po’ una giungla piena di trappole per indurci a spendere di più. C’è un trucchetto a cui nessuno presta mai attenzione.
I ristoranti sono luoghi sicuramente piacevoli per stare in compagnia e fare conversazione mentre si gusta una buona cena, ma nulla è lasciato al caso. C’è un trucchetto, in particolare, studiato appositamente per farci spendere di più.
La prossima volta che entrerai in un ristorante sappi che stai entrando in una “giungla” piena di insidie. E se non te ne sei mai accorto è solo perché queste insidie si presentano molto bene: odori invitanti, piatti studiati nei dettagli, sorrisi da ogni parte. Certamente la maggior parte dei ristoratori fa il proprio lavoro con estrema passione, dedizione e professionalità.
Tuttavia un ristorante, per funzionare- come ogni attività imprenditoriale del resto – deve battere cassa. E per battere cassa, più noi spendiamo e meglio è. C’è un escamotage semplicissimo, messo in pratica da tutti i ristoranti e anche da molte pizzerie, che è stato studiato appositamente per indurci a spendere più di quanto avevamo in programma di fare.
Uscire a cena al ristorante con il proprio partner o con i propri amici, è sempre molto piacevole. È bello conversare sorseggiando un buon calice di bollicine e gustando un buon piatto. Ma bisogna fare attenzione: in tutti i ristoranti viene messo in pratica un trucchetto per invogliare i clienti a spendere di più.
Non abbiamo ancora fatto in tempo a sederci al tavolo che arriva un cameriere per chiederci se, nell’attesa di sfogliare il menù e di ordinare le pietanze, gradiamo un bicchiere di vino. E come si può dire di no ad un calice di bollicine o di rosso mentre si sfoglia il menù e si fa conversazione? Mentre sul tavolo, immancabilmente, troviamo già lì pronto ad aspettarci il cestino con il pane che quasi tutti mangiucchiamo mentre cerchiamo di capire cosa ordinare dal menù.
Un caso? Assolutamente no. Pane e vino sono i due strumenti segreti che ogni ristorante utilizza per invogliarci a spendere di più. Com’è possibile? In realtà il meccanismo è molto semplice, lo ha spiegato il neuroscienziato americano Daniel Amen. Il vino rilassa e “sblocca” i freni inibitori. Non è un caso se quando siamo ad una festa in cui non conosciamo nessuno, per rilassarci e fare conversazione beviamo un drink.
Dunque bere alcool fa perdere un po’ il “controllo” e ci indurrebbe a non dare troppa importanza al prezzo dei piatti che sono sul menù e a ordinare anche quelli più costosi. Stessa storia il pane. I carboidrati fanno alzare il picco glicemico e, quindi, aprono lo stomaco e fanno sentire più fame. Dunque tenderemo ad ordinare più pietanze. Ed ecco lì che, grazie a pane e vino, a fine serata avremo speso anche il doppio.
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